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martedì 20 agosto 2013

Torta Salata agli Spinaci

Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 500 gr di spinaci (freschi o surgelati è indifferente)
  • parmigiano q.b.
  • 6 uova
Preparazione:
  • Cuocere gli spinaci in acqua salata.
  • In una ciotola sbattere le uova con il formaggio grattugiato.
  • Unire gli spinaci dopo averli scolati e con un frullatore ad immersione tritare il tutto finché diventi un composto unito e uniforme.
  • In una teglia stendere il rotolo di pasta sfoglia. Bucherellare il fondo con l'aiuto di una forchetta. Versare il preparato e con la forchetta spalmare bene.
  • Ripiegare i bordi della pasta sfoglia chiudendo in modo da creare una sorta di cornice.
  • Cuocere in forno a 180°C per una ventina di minuti. 

N.B. Quando la superficie sarà rappresa e la pasta avrà raggiunto un colorito dorato sarà cotta: controllare il fondo, con l'aiuto di una forchetta, poiché talvolta rimane più umido del previsto.


Servire caldo o a temperatura ambiente: a volta mangiato il giorno dopo è ancora più gustoso!

martedì 16 aprile 2013

Tortino alle Zucchine


Buongiorno!
Quest'oggi condivido con voi una ricetta trovata sul forum http://cuciniamo.forumfree.it/

Ci sono davvero tante cose sfiziose ed è possibile partecipare inserendo i propri manicaretti.
Siccome adoro la torta salata alle zucchine... non potevo non condividere questa ricetta!



Ingredienti per 6 persone


•500 g pasta sfoglia
•500 g zucchine novelle
•1 cipolla bianca
•1 spicchio aglio
•origano
•olio extravergine d'oliva
•alcune foglie basilico
•sale
•pepe

Preparazione

Lavate e spuntate le zucchine; servendovi di un pelapatate affettatele molto sottilmente nel senso della lunghezza. Sbucciate la cipolla e lo spicchio di aglio e tritateli insieme, quindi fateli soffriggere in una padella antiaderente con un filo di olio. Quando saranno dorati aggiungete le zucchine e l¿origano, salate e pepate. Bagnate con poca acqua e lasciate stufare a fuoco lento per almeno 15 minuti

Stendete la pasta sfoglia e con essa foderate uno stampo a cerniera del diametro di 22-24 cm rivestito con carta da forno. Farcite la base di pasta con le zucchine, disponendo le fettine in piedi e arrotolandole leggermente a nastro. Irrorate con un filo di olio e passate in forno preriscaldato a 190 °C per 25 minuti. Guarnite con qualche foglia di basilico ben lavata e asciugata e servite in tavola il tortino su un piatto da portata, ancora tiepido.


lunedì 15 ottobre 2012

Parmigiana di Melanzane

Il piatto può essere consumato anche freddo o tiepido. Un tempo usato come "piatto unico" oggi è spesso presente, tagliato in piccole porzioni, fra gli antipasti tipici del Sud Italia.
A casa mia si mangia ancora come piatto unico.. e devo dire che è sempre una festa!


Ingredienti:
600 gr di melanzane
due uova
salsa di pomodoro
1 etto di mozzarella piuttosto asciutta
1 etto di parmigiano grattugiato
1/2 etto di salsiccia fresca (io al posto della salsiccia metto il prosciutto cotto)
farina bianca q.b.
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Procedimento:
Pulire le melanzane e affettarle sottilmente.
Passare le fette nella farina e quindi nell'uovo e friggerle fino a farle divenire ben dorate.
In una teglia da forno oliata, fare un fondo di salsa di pomodoro, sul quale disporre uno strato di melanzane. Coprire con mozzarella e salsiccia sbriciolate, irrorare con altra salsa ed abbondante formaggio grattugiato, quindi disporre un altro strato di melanzane.
Continuare così fino ad esaurimento di condimenti: l'ultimo strato dev'essere di melanzane, che va ben irrorato di salsa e spolverato con formaggio.
Cottura in forno caldo finché non si sarà formata una crosticina.


giovedì 11 ottobre 2012

Polenta e Salsiccia con Sugo

Buongiorno Carissimi/e,
quest'oggi vi presento uno dei piatti forti del Nord Italia: Polenta e Salsiccia!
In realtà si mangia in tanti diversi modi, con lo spezzatino, con la selvaggina.. ma andando sul classico e considerando che è più facile acquistare la salsiccia.. ecco, la gustiamo in questo modo.
E' uno dei piatti ideali per l'inverno e l'autunno, poiché scalda, riempie ed ha un buonissimo sapore!
Ma basta cianciare, andiamo subito a vedere la ricetta di oggi..

Ingredienti per 4 persone
Per preparare sugo e salsiccia.
1,5 metri di salsiccia dolce (meglio se è senza gusti aggiunti)
1 barattolo di salsa di pomodoro
1/2 cipollotto bianco
1/2 bicchiere di vino rosso tipo Barbera
1 cucchiaio d'olio d'oliva

Per preparare la polenta.
500 ml di acqua
200 gr di farina per polenta a cottura rapida
1 cucchiaio d'olio d'oliva
sale grosso

Preparazione.
- in una padella antiaderente, mettere un cucchiaio d'olio e la cipolla tagliata fine fine.. far rosolare, e intanto sforacchiare con uno stuzzicadenti la salsiccia tagliata a pezzetti non tanto grossi. Una volta che la cipolla si sia dorata, aggiungere la salsiccia e farla rosolare a fuoco moderato.

- smuovere la salsiccia con un cucchiaio di legno e quando inizia ad avere un colorito marroncino, bagnare con il vino rosso e continuare a cuocere a fuoco vivace.

- lasciar sfumare bene, in modo tale che il vino si asciughi e intanto passare la salsa di pomodori con il passaverdura in modo si sminuzzi ben bene.. quindi aggiungere, e continuare la cottura finché il sugo non si asciughi a piacimento.

- la polenta va fatta praticamente all'ultimo perché cuoce molto rapidamente, essendo istantanea: mettere a bollire l'acqua con un poco di sale.. aggiungere l'olio in modo che poi la farina non faccia grumi. Quindi munirsi di frusta che si usa solitamente per sbattere le uova, e iniziare a versare a pioggia la farina rimescolando sempre nello stesso senso.

- continuare a mescolare finché la farina non si rapprenda e lasciar bollire a piacimento: c'è chi ama la polenta più solida e chi, invece, la preferisce più morbida.. va un po' a gusti.

- togliere il sugo dal fuoco, togliere anche la polenta e via.. verso i piatti!

Io solitamente metto prima la polenta, poi il sugo con la salsiccia in modo che inizino così a prendere gusto.. a piacimento si può aggiungere cubetti di fontina o gorgonzola in modo da avere un gusto ancor più saporito.. ma, come sempre, va a seconda delle preferenze.

 Buon appetito!

giovedì 4 ottobre 2012

La "bagna càoda"

Prima di addentrarci nella ricetta di questo intingolo tipico del Piemonte ci soffermeremo a raccontare un pò di storia di questo piatto contadino
La sua storia  si può considerare un esempio di come e perchè - nella notte dei tempi - nascono dalla vita vera della gente i piatti regionali. Aveveno bisogno, i vignaioli del tardo Medioevo, di un piatto straordinario  e un pò esotico per festeggiare insieme un evento per loro importantissimo, la spillatura del vino nuovo che segnava la messa al sicuro del raccolto più travagliato, più faticato e più insidiato, appunto il vino.Pare che si volesse anche, con una certa polemica sociale, adottare e valorizzare un piatto festivo rustico e popolae, saporito e forte, da contrapporre agli snobbatie snervati arrostini glassati di zucchero e profumati di essenza di rose e di viole dei signori e dei grossi padroni.Ecco allora, si scelse di appaiare due materie prime largamente locali e disponibili, come i buoni ortaggi della nostra terra e il prezioso aglio (prescritto dagli Statuti medioevali e dai Bandi Campestri come coltura obbligatoria per ogni coltivatore proprietario), con l'acciuga salata che cominciava ad arrivare capillarmente ad ogni borgo e ad ogni collina grazie all'epopea degli Acciugai ambulanti occitani della Val Maira: e ancora un elemento quasi esotico e perfino costoso come l'olio d'oliva, scarsamente prodotto in Piemonte (che pure a quel tempo prima delle grandi variazioni climatiche  aveva ulivi) per la maggior parte importato dalla vicina Liguria  in cambio di grano, burro e formaggio che costì abbondavano.
Fu un piatto stagionale del freddo, poichè questo con il gelo favoriva a rendere  (e rende tutt'ora)più tenere le verdure da intingere, specie i cardi
Fu un piatto corale infatti vi era un solo grande pentolone di rame stagnato sulla brace, contenente l'intingolo di olio, aglio e acciughe, e tutti qunti vi intingevano la verdura e il pane arrostito sul fuoco.
Fu infine, la bagna càoda, un piatto rituale, poichè il periodico ed atteso ripetersi della festa, insieme ad un più o meno consapevole senso di pagano ringraziamento alle forze della natura che i contadini istintivamente riconnettevano alla cerimonia, facilmente impregnarono di ritualità questo pranzo così singolare e "diverso", robusto e goloso, un pò barbaro (resta ahimè non poco aglio nell'alito e attaccato agli indumenti) ma rimane un occasione  unica di fraternizzazione e di allegria.

E veniamo a dire ora come si fa oggi, una corretta  e buona bagna càoda (bagna cauda) senza che travisi  e non tradisca quella originaria degli antichi vignaioli e soddisfi nel contempo il gusto di oggi, cercando di eliminare o contenere gli inconvenienti o meglio le difficoltà di un piatto nato in circostanze ormai lontane dal nostro costume




1) Le acciugne devono essere belle acciughe rosse di Spagna, stagionate almeno un anno, fresche e fragranti, cioè appena tolte dalla salatura, pulite e lavate in acqua e vino, ben asciugate e disliscate, in ragione di almeno 2 o 3 acciughe a testa ( 5 o 6 fanno circa un hg):

2) l'aglio può essere ridotto, am ami eliminato, altrimenti che bagna càoda sarebbe? Gli "integralisti" sostengono che ci vuole una  testa  d'aglio a persona (10/15 spicchi!!!), ma bastano 3o 4  procapite, liberati dal germoglio, tagliati a fettine, lasciati, se volete, in ammollo in una zuppiera colma d'acqua, meglio ancora sotto l'acqa corrente

3) l'olio deve essere d'oliva e molto buono, extravergine per capirci, no quello di semi, e ne occorre 1/2 bicchiere a persona

4) Verdure tutte quelle che trovate in inverno, da mangiare principalmente crude (cipollotti peperoni (che possono essere anche arrostiti e spellati) sedano, finocchi, rapanelli, am anche cotte, come le patate. i topinanbour,poi si possono aggiungere fette di zucca arrostita  o fritta  così come la polenta fritta , cuori di cavoli  lessi, cavolfiori lessi, barbabietole rosse al forno

5) La cottura, e questo è il punto decisivo per una bagna càoda buona, sana e digeribile: deve essere breve e sempre tenuta  a calore basso: in un tegame grande di terraglia mettete tutto l'aglio affettato e asciugato, con un mestolino soltanto di olio, e un bel pezzo di burro, cuocetelo pian piano per almeno mezz'ora, sempre rimescolando l'aglio con il cucchiaio di legno, badando che non scurisca.Deve insomma sciogliersi tutto l'aglio , formare una cremina omogenea, bianca e soffice, a questo punto si aggiungono le acciughe e tutto l'olio rimanente e si fa cuocere l'intingolo a basso calore, per il tempo necessario a far liquefare perfettamente le acciughe, amalgamandosi con l'aglio, dando vita ad una crema odorosa color nocciola chiaro...la bagna càoda è pronta da servire negli appositi fornelletti per la bagna càoda di coccio, uno per commensale, mentre al centro della tavola imbandita di tutte le verdure, verrà portato il tegame contenete l'intingolo, avendo cura di tenerlo al caldo ponendolo sopra ad un fornello alimentato da una candela scaldavivande.

Spero che la vogliate provare alla vigilia di Ognisanti, come usava fare la mia famiglia, lasciando poi imbandita la tavola, arricchita di frutta di stagione e dolci, e vino per ospiti che solo durante la notte potevano   giungere, mentre il sonno custodisce i sogni di ognuno di noi